25 settembre 2016

PIOMBINO, MORTE IN CORSIA. L’AVVOCATO DI FAUSTA BONINO: “È innegabile l'insussistenza delle esigenze cautelari che possano giustificare una misura coercitiva”

ilVicinato@ - In teoria, Fausta Bonino potrebbe tornare in carcere. Questo il nuovo scenario che si è aperto dopo la pronuncia della prima sezione delle Corte di Cassazione emessa lo scorso giovedì. Il Pubblico ministero, tuttavia, dovrebbe dimostrare l'esistenza concreta del pericolo di fuga, o il rischio di inquinamento delle prove, oppure la possibilità di reiterazione del reato. È rassicurante quanto scrive su Fb l’avvocato della difesa, Cesarina Bagnini, secondo la quale è: «innegabile l'insussistenza attuale delle esigenze cautelari che possano giustificare una misura coercitiva, insussistenza ampiamente provata, peraltro, dal decorso di ben 5 mesi di piena libertà senza che la tesi dalla Procura (imminente rischio di morte per il marito convivente al punto da non consentire nemmeno i domiciliari!) si sia concretizzata. Contrariamente alle previsioni, infatti, Fausta ha trascorso una gradevole estate a Rio Marina, assediata dagli abbracci di amici, parenti e conoscenti (persino del Sindaco) e anche di qualche turista che ha voluto manifestarle la sua solidarietà, tutti increduli ed inorriditi del vortice dal quale è stata travolta».