ilVicinato@ - Nell'autunno del 1853 il capitano marittimo
Giovanni Cignoni partì da Nizza con una Bibbia, ricevuta in dono dai coniugi Madiai,
ed un convincimento che presto divenne conversione al protestantesimo. Così ha
narrato il Pastore evangelico Giovanni Rochat in un pamphlet del 1913: «Riabbracciati i suoi, il Cignoni non tardò
molto ad andare a trovare un suo buon amico, Angelo Quattrini, maestro
muratore, uomo integro quanto intelligente e fervente cattolico. Giovanni
Cignoni gli raccontò l'incontro col Madiai, le conversazioni avute, la scoperta
fatta dell'Evangelo e del suo contenuto, la sua certezza che la religione
insegnata dal prete era diversa da quella contenuta nell'Evangelo, ed invitava
l'amico suo a leggere con lui il libro dei protestanti, ossia la Bibbia. Il
Quattrini fu, in prima, atterrito dalle cose udite, spaventato dalla proposta
del suo amico Cignoni. Lo sconsigliò fortemente di proseguire nella via in cui
era entrato, ch'era quella dei protestanti, che in quella si dannerebbe, che
non si dovesse far nulla senza consigliarsi col parroco ecc. ecc. Il Cignoni
sorrise alla sfuriata ed ai timori dell'amico suo. Lo rassicurò, gli disse che
non si trattava altro che di leggere il Santo Evangelo, quell’Evangelo uguale
per tutti, di cui soltanto alcuni squarci erano citati nel Breviario, che
essendo l'Evangelo del nostro Signore, non poteva che essere bello e fare del
bene all'anima. Gliene citò qualche versetto e tanto ne disse che il Quattrini,
persuaso dal suo fervore religioso, acconsentì di ritrovarsi assieme con lui
per leggere il Nuovo Testamento. E così fece: con molta cautela si riunivano
per tale lettura. L'Angelo Quattrini ne rimase stupito, tocco nel cuore; era
mai possibile che sì bel libro esistesse,che si avesse la Vita del Nostro
Signor Gesù così completa e che non la si potesse leggere? Era giusto, era cosa
ben fatta interdire al popolo sotto gravi pene, di leggere la Vita del
Redentore? Non tardò molto a condividere i pensieri dell'amico suo Giovanni, e
mise tanto fervore a leggere il libro che il Cignoni gli aveva prestato che
presto lo raggiunse e poi lo superò nella conoscenza del suo contenuto».