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«Il Governo non accetterà richieste di proroga, e se il 31 Aferpi non porterà
novità concrete: “soldi, un partner o un compratore”, si andrà alla
annullamento dell’accordo. Lo ha confermato mercoledì 18 il ministro Carlo
Calenda a Silvia Velo spiegando durante un colloquio, come ha riferito la
sottosegretaria: “che intende procedere, speditamente e senza alcun indugio,
all’attuazione di quanto stabilito nell’addendum del 30 giugno, in scadenza il
31 ottobre. Il ministro mi ha poi assicurato di aver previsto nel decreto
fiscale, approvato venerdì in Consiglio dei ministri, un fondo di 300 milioni
destinato a garantire la continuità produttiva per le aziende in
amministrazione straordinaria, in particolare Piombino e Taranto”. Se salterà
l’accordo si andrà al commissariamento dello stabilimento, con una sorta di
prestito ponte per far funzionare i laminatoi e avere la fabbrica almeno
parzialmente in marcia quando ci sarà una nuova gara».