21 ottobre 2017

STATUTA RIVI (sec. XIII): “I furti del minerale erano frequenti, e la vigilanza doveva essere massima”

umbertocanovaro@ - Rubrica LXXI: “Del Ordine de Soldati della Piaggia (2a parte)”. La scorsa settimana abbiamo visto che i due Soldati di ronda alla Piaggia di Rio controllavano le barche dentro la rada del mare che venivano a caricare la vena del ferro accumulata. Continuiamo con le loro mansioni specificate in questa interessante rubrica: «Item siano tenuti procurare li Monti della vena e tenere a mente il Patrone di chi sono accio’ non si scrivi a una persona per un’altra e similmente saper dire di chi sono li mucchi e dire al Patrone che li levi e non levandoli lo debba dire al Commissario; Item siano tenute fare scrivere le vene a quelle persone di cui sono e non possono per detto (cioè in base alla sola testimonianza, nda) de Patroni delle vene, ne per detto di altra persona fare scrivere vena, se non a quella persona di chi è, senza licentia del offitiale, accio che il signore Illustrissimo (Appiani, nda) non sia depredato, sotto pena del’arbitrio di sua signoria Illustrissima. Item del mese di settembre ficare ogn’anno le staggie* per mezzo del magazzino a diritura della porta, per modo che li tabacchi** si possino portare da Capo a piedi del Magazzino et accusare chi mette vena fra le staggie». I furti del minerale dovevano essere frequenti, soprattutto sui cumuli e perciò la vigilanza doveva essere massima per evitare  tumulti e violenze. Umberto Canovaro (*presumibilmente equivalente di staffe o pertiche; ** strumenti di pesatura)